PUPI AVATI

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Pupi Avati, all’anagrafe Giuseppe Avati è un regista, sceneggiatore, produttore cinematografico e scrittore italiano.
Dirige il suo primo film nel 1968, “Balsamus, l’uomo di Satana”, cui segue l’anno successivo “Thomas, gli indemoniati” che vince un premio al Festival di Locarno. Dopo una pausa nel 1974 gira “La mazurka del barone”. Due anni più tardi con “La casa delle finestre che ridono”, premiato al Festival del film fantastico di Parigi, colpirà la fantasia di molti giovani. Con “Jazz band” (1978), vince fra l’altro il premio della critica a San Sebastian. Seguono “Aiutami a sognare” “Dancing Paradise” (1981), il pluripremiato “Una gita scolastica” (1983), “Noi tre” (1984, premio speciale della Giuria al festival di Venezia), “Regalo di Natale” (1986), “Magnificat” (1992), “Festival” (1996) e “Il testimone dello sposo” (1997). Con “I cavalieri che fecero l’impresa” nel 2001 ha girato un vero colossal italiano. Nel 2003 gli viene assegnato il David di Donatello come miglior regista per “Il cuore altrove”. E poi tra i film successivi ricordiamo: “Ma quando arrivano le ragazze?”,“La cena per farli conoscere”, “Il papà di Giovanna” e “Una sconfinata giovinezza”. Nel 2008 pubblica la sua autobiografia “Sotto le stelle di un film”. Nel settembre 2014 vince il premio come miglior sceneggiatura con “Un ragazzo d’oro” al Montreal World Film Festival in Canada.