LE GIORNATE DELLA LUCE
Dopo il successo delle tre prime edizioni, si rinnova a Spilimbergo – con incursioni anche in altre località regionali come Gemona, Sequals, San Vito al Tagliamento e Codroipo – l’appuntamento con il festival che celebra il ruolo degli Autori della Fotografia del cinema italiano contemporaneo. Il film si scrive con la luce, soleva ricordare un maestro del nostro cinema come Federico Fellini, e se lo stile di un autentico cineasta si esprime con la luce, la fotografia di un film è quanto allora si può definire “la regia della luce”: proprio per onorare questa arte sono nate Le Giornate della Luce – ideate dall’autrice, regista e conduttrice Gloria De Antoni che lo dirige con Donato Guerra, storico referente dell’Associazione Il Circolo – in programma quest’anno tra sabato 9 e domenica 17 giugno.
Il festival – che gode del sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, del Comune di Spilimbergo, della Fondazione Friuli, oltre alla partnership dell’Ordine dei giornalisti del FVG dell’Istituto Luce Cinecittà e Rai Cinema – conferma la sua formula con proiezioni dei film in concorso, incontri con fotografi di scena, registi e attori, seminari e percorsi espositivi, per culminare nell’attribuzione del premio Il Quarzo di Spilimbergo-Light Award, assegnato alla migliore fotografia di un film italiano dell’ultima stagione, insieme al consueto premio dei Giovani e premio del Pubblico.
Il riconoscimento principale verrà assegnato sulla base delle votazioni di una giuria, che quest’anno radunerà a Spilimbergo un nutrito gruppo di esperti: oltre ai critici cinematografici Oreste De Fornari Mariuccia Ciotta e Roberto Silvestri, spicca anche la presenza dell’attrice Ottavia Piccolo, insieme al regista e sceneggiatore Giacomo Campiotti, il fotografo e Autore della fotografia spagnolo Ferran Parades Rubio e il direttore del Premio internazionale Sergio Amidei Giuseppe Longo.
La giuria ha selezionato tra i film italiani dell’ultimo anno la terna dei finalisti: Francesca Amitrano per il film Premio David di Donatello Ammore e malavita, di Antonio e Marco Manetti, Fabrizio Lucci per il film di Paolo Genovese The place e Federico Masiero per il noir di Donato Carrisi La ragazza nella nebbia.
La quarta edizione de Le Giornate della Luce coincide con la riapertura dei battenti del glorioso cinema-teatro Miotto, un evento particolarmente felice per la città di Spilimbergo e per la regione tutta, che ospiterà nuovamente i momenti salienti della rassegna. Ad aprire ufficialmente il festival quest’anno l’attrice Monica Guerritore che, conversando con Laura Delli Colli per gli Incontri di 8 ½, incontrerà gli autori della fotografia Fabio Zamarion e Ennio Guarnieri, che la immortalarono rispettivamente in uno dei suoi ultimi film e in quello del suo debutto nel cinema: Una breve vacanza di Vittorio De Sica.
A seguire l’inaugurazione della mostra Vaghe stelle – Le dive del muto italiano, realizzata in collaborazione con Le Giornate del Cinema Muto e per gentile concessione dell’Istituto Luce, una serie di foto e fotogrammi di divine del muto italiano che negli anni ‘10 e ‘20 del secolo scorso illuminarono gli schermi di tutto il mondo.
MOSTRE
La prima domenica di festival sarà occasione, oltre che per una serie di incontri e proiezioni, per l’inaugurazione anche delle ulteriori mostre che accompagnano questa quarta edizione. A Villa Savorgnan, (Lestans di Sequals ore 11.30) apertura della mostra in omaggio a Dino Risi,“Forever Risi”, a cura del Centro Cinema Città di Cesena: a dieci anni dalla scomparsa, il festival omaggia uno dei maestri della commedia all’italiana (bastino per tutti due titoli quali Una vita difficile e Il sorpasso) e la sua lunghissima e variegata carriera cinematografica immortalata in queste immagini e raccontata, nel week end successivo, dalla presenza a Spilimbergo del figlio, il regista Marco Risi, e una serie di proiezioni e incontri. Inaugurazione anche della Mostra personale di Giovanni Piperno, “LE VISIONI DI PIP. memorie di un aiuto operatore 1987/1997”, dieci anni in cui ha fotografato il cinema dal punto di vista di chi lo fa.
Spicca tra le esposizioni di questa edizione una prima assoluta, con la prima mostra fotografica firmata dal notissimo sceneggiatore e produttore cinematografico Enrico Vanzina (inaugurazione a Spilimbergo- Spazio Linzi domenica 10 giugno alle 18.30) dal titolo “La Nikon di Enrico. Giro del mondo in quaranta film negli scatti di uno scrittore di cinema”. «Ho iniziato a occuparmi di fotografia (un po’ da dilettante e un po’ da semiprofessionista) prima di iniziare il mio lavoro nel cinema», spiega Vanzina. «Le due cose, d’altronde, vanno a braccetto. Il cinema “è” immagini. Immagini, però, in movimento. Nel corso della mia vita non ho mai smesso di scattare fotografie. Nei viaggi, nella vita di tutti i giorni, come documentazione e talvolta come sperimentazione. In questa lunga cavalcata, certe volte ho scattato delle foto pensando ai registi. Quelli che con le loro inquadrature avevano lasciato tracce stilistiche nella mia memoria. Questa mostra è dedicata a loro. A quegli artisti della celluloide i quali, nei loro film, oltre a raccontare una storia hanno saputo interpretare il mondo con uno sguardo fotografico inconfondibile».
Sempre nella prima domenica, il festival animerà anche il Centro Studi Pasolini a Casarsa della Delizia con la presenza d’eccezione di Ennio Guarnieri, uno dei più prolifici maestri della fotografia del cinema italiano, collaboratore di registi come Vittorio De Sica, Elio Petri, Franco Zeffirelli, Mauro Bolognini, Luigi Zampa, Marco Ferreri, Federico Fellini e tanti altri. Alle 18.30 Guarnieri rievocherà la sua esperienza di sul set della “Medea” di Pier Paolo Pasolini conversando con Luciano De Giusti, attento studioso dell’opera filmica di Pasolini, e mostrando riprese inedite da lui stesso girate all’epoca in super otto.
Davvero NUMEROSI GLI EVENTI IN CARTELLONE PER QUESTA QUARTA EDIZIONE, che affianca un’ampia e quotidiana programmazione in sala – con celebrati film italiani dell’ultima stagione assieme a opere di sicura qualità che non sono state abbastanza valorizzate dalla distribuzione – ad un’AMPIA CARRELLATA DI OSPITI che invaderanno Spilimbergo e le altre località toccate dalla manifestazione.
Spicca tra gli ospiti più attesi la “stella” Sandra Milo che martedì 12 giugno sarà a Spilimbergo (Cinema Miotto alle 21.00) per assistere alla proiezione del documentario “Salvatrice – Sandra Milo si racconta” (2017) che l’attrice, scrittrice e regista Giorgia Wurth le ha dedicato: assieme parteciperanno alla conversazione pubblica “Memorie di una Venere”.
Tra gli ospiti anche Maurizio Nichetti presente al festival mercoledì 13 giugno a trent’anni del suo celebre “Ladri di saponette” per una riflessione sul cinema d’autore nella sezione “Rivediamoli”. Nello stesso percorso atteso anche Luciano Tovoli (creatore della federazione Europea degli Autori della Cinematografia – IMAGO, autore della fotografia con registi quali Vittorio De Seta, Michelangelo Antonioni, Dario Argento, Andrej Tarkovskij, Ettore Scola e molti altri) ospite a Gemona venerdì 15 giugno per un incontro con Enrico Magrelli sulle tracce del mitico film del 1977 Suspiria, diretto da Dario Argento e firmato per la fotografia dallo stesso Tovoli.
Oltre alla citata presenza di Marco Risi, a Spilimbergo sabato 16 per una serie di incontri in omaggio al padre Dino, il festival ospiterà vedrà la presenza di Anna Bonaiuto, che a Codroipo sarà ospite d’onore alla proiezione del film di Paolo Sorrentino “Loro 1”, e un accurato Focus dedicato al regista Gianni Amelio, interamente ospitato a San Vito al Tagliamento. Si tratta di uno sguardo accurato e a 360° su uno dei maestri più importanti del cinema italiano, che si muoverà tra cinema e letteratura: oltre alla proiezione del suo film “La tenerezza”, infatti, attesa la presentazione del suo ultimo libro “Padre quotidiano” (ed. Mondadori, 2018) in una conversazione condotta da Valentina Gasparet e Gloria De Antoni, un incontro realizzato in collaborazione con Fondazione Pordenonelegge.it
Da giovedì 14 giugno avvio delle PROIEZIONI PUBBLICHE DEI FILM IN CONCORSO e presentazione di una serie di appuntamenti tra SEMINARI, FORMAZIONE E CONVEGNI. Venerdì 15 in programma il convegno realizzato in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti del Friuli Venezia Giulia “La critica cinematografica al tempo del web”, appuntamento introdotto dal Presidente dell’OdG Cristiano Degano e coordinato dal giornalista Pietro Spirito con Mariuccia Ciotta, Gabriella Gallozzi, Oreste De Fornari, Alessio Galbiati, Gian Paolo Polesini e Roberto Silvestri.
Sabato 16 sarà proposto il Convegno per fotografi “Quando il soggetto è l’orizzonte del Nord Est” con Federico Poillucci, Katja Colja, Sara Tirelli, Guido Cecere e Karmen Tomšicˇ coordinato da Giuliana Puppin, mentre domenica 17 in programma la Masterclass “Le stagioni della luce”, lezioni di Gianni Amelio, Maura Morales Bergmann, Katja Colja e Daniele Nannuzzi
Anche quest’anno Le Giornate della Luce vogliono rendere omaggio al ricordo di Michela, ragazza di Spilimbergo vittima di femminicidio, di cui ricorrono due anni dalla tragica morte nelle giornate del festival. L’omaggio suggellerà questa quarta edizione nella serata di domenica 17 giugno con la presenza d’eccezione del maestro Nicola Piovani.
Sempre nella serata di domenica l’attesa assegnazione del Quarzo di Spilimbergo – Light Award, Il Quarzo dei Giovani e Il Quarzo del Pubblico (Premi realizzati da Friul Mosaic) al miglior Autore della Fotografia del cinema italiano per il 2018.