ANNA BONAIUTO
nasce a Latisana (UD) da una famiglia di origine napoletana. Dopo il diploma all’età di 22 anni all’Accademia nazionale d’arte drammatica, si impone presto, grazie alla sua intensità interpretativa, come una delle attrici più promettenti del teatro e del cinema italiani. Ha lavorato in teatro con importanti registi come Mario Missiroli, Luca Ronconi, Mario Martone, Carlo Cecchi, Toni Servillo.
Il suo primo ruolo importante al cinema è Armida in Una spirale di nebbia di Eriprando Visconti. Nel 1992 Mario Martone la sceglie per Morte di un Matematico napoletano che la conferma come una delle attrici di maggior talento del panorama artistico nazionale. A conferma di ciò nel 1993 vince la Coppa Volpi alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia come migliore attrice non protagonista nel film di Liliana Cavani Dove siete? Io sono qui. Nel 1995, ancora Mario Martone le offre il ruolo della protagonista del film L’amore molesto, che le vanterà la vittoria dei maggiori premi cinematografici della stagione: il David di Donatello, il Nastro d’argento, il Globo d’oro e la Grolla d’oro come miglior attrice protagonista. Nel 1998, Fulvio Wetzl la vuole con sé nel film Prima la musica, poi le parole, pellicola che parteciperà a 35 festival internazionali.
Nanni Moretti nel 2006 la dirige ne Il caimano e nel 2007 è nel cast di Mio fratello è figlio unico diretta da Daniele Luchetti e L’uomo di vetro di Stefano Incerti. Una delle sue performance più giustamente celebrate è la parte di Livia Danese, moglie di Giulio Andreotti, nel film Il divo di Paolo Sorrentino. Numerosi i riconoscimenti anche dalla critica teatrale tra i quali spicca il Premio Ubu nel 2003 come migliore attrice italiana per l’interpretazione di Donna Rosa Priore in Sabato, domenica e lunedì di Eduardo De Filippo con la regia di Toni Servillo..