QUINTA EDIZIONE DEL FESTIVAL “LE GIORNATE DELLA LUCE”

“LE GIORNATE DELLA LUCE”, CHE CELEBRA I MAESTRI DELLA FOTOGRAFIA DEL NOSTRO CINEMA, IN PROGRAMMA A SPILIMBERGO – CON EVENTI DISTRIBUITI ANCHE IN ALTRE LOCALITÀ DELLA REGIONE (SEQUALS, CASARSA DELLA DELIZIA, SAN VITO AL TAGLIAMENTO, CODROIPO) – TRA L’8 E IL 16 GIUGNO PROSSIMI L’IDEAZIONE E LA CURA ARTISTICA DELL’EVENTO È SEMPRE FIRMATA DA GLORIA DE ANTONI CON DONATO GUERRA TRA I GIURATI E GLI OSPITI DI QUESTA EDIZIONE L’ATTRICE STEFANIA CASINI, IL REGISTA E SCENEGGIATORE EDOARDO WINSPEARE E L’ATTESO RITORNO DEL GRANDE PUPI AVATI

QUINTA EDIZIONE DEL FESTIVAL “LE GIORNATE DELLA LUCE”, CHE CELEBRA I MAESTRI DELLA FOTOGRAFIA DEL NOSTRO CINEMA, IN PROGRAMMA A SPILIMBERGO – CON EVENTI DISTRIBUITI ANCHE IN ALTRE LOCALITÀ DELLA REGIONE (SEQUALS, CASARSA DELLA DELIZIA, SAN VITO AL TAGLIAMENTO, CODROIPO) – TRA SABATO 8 E DOMENICA 16 GIUGNO

L’IDEAZIONE E LA CURA ARTISTICA DEL FESTIVAL – CON IL CONCORSO PER IL MIGLIOR AUTORE DELLA FOTOGRAFIA, PROIEZIONI, MOSTRE, INCONTRI E SEMINARI – È FIRMATA DA GLORIA DE ANTONI CON DONATO GUERRA

TRA I GIURATI E GLI OSPITI DI QUESTA EDIZIONE EDOARDO WINSPEARE, ENRICO VANZINA, SEBASTIANO SOMMA, SHEL SHAPIRO, SIMONE CRISTICCHI, VALERIA CIANGOTTINI E L’ATTESO RITORNO AL FESTIVAL DEL GRANDE PUPI AVATI. OSPITE D’ONORE UNA VERA E PROPRIA STAR INTERNAZIONALE, IL REGISTA E SCENEGGIATORE INGLESE PETER GREENAWAY PER UN OMAGGIO A LEONARDO DA VINCI

SPILIMBERGO- Dopo il successo delle quattro prime edizioni, torna a Spilimbergo – con incursioni anche a Sequals, Casarsa della Delizia, San Vito al Tagliamento, Codroipo e Pinzano al Tagliamento – il festival che celebra il ruolo degli Autori della Fotografia del cinema italiano contemporaneo. Le Giornate della Luce, in programma quest’anno tra l’8 e il 16 giugno sempre con l’ideazione e la curatela artistica di Gloria De Antoni con Donato Guerra.

Il festival organizzato dall’Associazione culturale “Il Circolo”  che gode del sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, del Comune di Spilimbergo, della Fondazione Friuli – conferma anche quest’anno la sua riuscita formula con proiezioni dei film in concorso, incontri con direttori della fotografia e fotografi di scena, registi e attori, seminari e percorsi espositivi, per culminare nell’attribuzione del premio Il Quarzo di Spilimbergo-Light Award, assegnato alla migliore fotografia di un film italiano dell’ultima stagione, insieme al consueto premio dei Giovani e premio del Pubblico.

Il riconoscimento principale verrà assegnato da una giuria come sempre formata da nomi di spicco nel panorama cinematografico: il regista, sceneggiatore e interprete Edoardo Winspeare, l’attrice-icona degli anni Settanta Stefania Casini, ora regista impegnata e di talento, l’attrice Anna Bonaiuto, i critici cinematografici Oreste De Fornari, Fabio Ferzetti e Fulvia Caprara, l’Autore della fotografia Francesca Amitrano e Chiara Omero, direttore artistico di ShorTS festival. A presiedere quest’anno la Giuria dei Giovani l’attrice Anita Kravos.

La giuria ha selezionato tra i film italiani dell’ultimo anno la terna dei finalisti che si contenderanno il titolo di questa edizione: Michele D’Attanasio per il film di Mario Martone Capri revolution, Roberto Forza per il film di Paola Randi Tito e gli alieni e Daniele Ciprì per il film di Claudio Giovannesi La paranza dei bambini.

La quinta edizione de Le Giornate della Luce si aprirà a Spilimbergo sabato 8 giugno alle 17.30 a Palazzo Tadea con la conversazione tra Laura Delli Colli e il maestro della fotografia Dante Spinotti (in collaborazione con Istituto Luce-Cinecittà e Rivista 8 ½). Seguirà la proiezione del corto d’autore “Sogni” (2019) di Angelo Longoni, alla presenza dell’attrice Claudia Conte, e l’inaugurazione delle mostre “Antonio Pietrangeli: il regista che amava le donne” e “Il Cinema che legge” a cura di Antonio Maraldi del Centro Cinema Città di Cesena. In serata al Cinema Miotto (alle 21.00) omaggio a Dante Spinotti con il film “Ant-Man and the Wasp” (2018) di Peyton Reed.

Fissata per domenica 9 giugno l’apertura di due ulteriori allestimenti: alle 12.00 allo Spazio Linzi inaugurazione di “Immaginare il futuro”, a cura di Consuelo Ughi – in collaborazione con Istituto Luce-Cinecittà – e “Quando il cinema diventa duello e l’artigianato un’arte: le armi di Fulvio Del Tin” in collaborazione con Confartigianato Imprese Pordenone.

Una serie di proiezioni tra Spilimbergo e le altre città coinvolte, segneranno la prima settimana del festival, dove spicca, mercoledì 12 giugno, a Casarsa della Delizia una serata, organizzata in collaborazione con il Centro Studi Pier Paolo Pasolini, che festeggia i 60 anni dal primo ciak de “La Dolce Vita” di Federico Fellini con una vera e propria icona del cinema italiano, l’attrice Valeria Ciangottini: a sessant’anni dall’inizio delle riprese, la bionda, angelica camerierina che suggella il finale de La dolce vita, ricorda quella primavera del 1959 sul set del capolavoro di Federico Fellini.

Giovedì 13 giugno alle 17.00 al Teatro Arrigoni di San Vito al Tagliamento incontro con il critico Steve Della Casa e il cantante Shel Shapiro sugli anni d’oro dei “Musicarelli” del cinema italiano degli anni Sessanta a cui seguirà il documentario “Nessuno ci può giudicare” (2016) di Steve Della Casa con Shel Shapiro, Mal, Gianni Pettenati, Rita Pavone, Caterina Caselli e la fotografia di Roberto Forza.

A tre anni dalla sua presenza come presidente di Giuria e docente alla Masterclass del festival, è atteso quest’anno il ritorno del regista Pupi Avati, in assoluto tra i maggiori protagonisti di sempre del nostro cinema che sarà protagonista venerdì 14 giugno sempre al Teatro Arrigoni di San Vito di una conversazione pubblica con Valentina Gasparet e Gloria De Antoni, un appuntamento in collaborazione con Fondazione Pordenonelegge e Pro San Vito. Nella serata precedente (giovedì 13 dalle 21.00) la proiezione dei film “Gli amici del bar margherita” e “La casa delle finestre che ridono”, firmati da Pupi Avati con la fotografia di Pasquale Rachini.

Super ospite di questa edizione il regista e sceneggiatore inglese Peter Greenaway che venerdì 14 al Cinema Miotto di Spilimbergo (ore 17.00) presenta “L’ultima cena secondo Peter Greenaway”: in occasione del cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci, le luci e i colori di uno dei dipinti più celebri del mondo vengono raccontati secondo lo sguardo del più visionario dei registi europei, ormai entrati nel mito della settima arte.

Sempre venerdì al Cinema Miotto di Spilimbergo l’incontro “Luci e controluce nella città. Puglia e Friuli Venezia Giulia, sguardo sui set più suggestivi del territorio italiano” il Film Fund Manager Roberto Corciulo di Apulia Film Commission, il direttore della Friuli Venezia Giulia Film Commission Federico Poillucci, il regista Edoardo Winspeare, il direttore della fotografia Giorgio Giannoccaro, l’attrice Anita Kravos. Nel pomeriggio (ore 14.00) a Villa Savorgnan a Lestans di Sequals il corso di formazione per giornalisti “Dai vostri inviati. Quando i mezzi di informazione raccontano il cinema” con Andrea Crozzoli, Steve Della Casa, Fulvia Caprara, Ivana Godnik, l’introduzione del Presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Friuli Venezia Giulia Cristiano Degano e il coordinamento del critico cinematografico Gabriella Gallozzi.

La giornata di sabato 15 giugno si aprirà alle 10.00 alla Biblioteca civica di Spilimbergo con il critico Fabio Ferzetti che converserà Mariuccia Ciotta e Roberto Silvestri autori del libro “Bambole perverse. Le ribelli che sconvolsero Hollywood”. I numerosi incontri della giornata saranno conclusi al Cinema Miotto alle 18.00 con l’appuntamento “Fotografare i panettoni. Luci e colori nei film di Carlo e Enrico Vanzina”, conversazione pubblica di Masolino d’Amico con Enrico Vanzina, Marco Risi e Mauro Marchetti.

Nelle serate di giovedì 13, venerdì 14 e sabato 15 giugno saranno proiettati in sala i tre film finalisti di questa edizione. Gran finale domenica 16 alle 21.00 al Cinema Miotto di Spilimbergo con l’omaggio che il festival rinnova al ricordo di Michela, ragazza di Spilimbergo vittima di femminicidio, di cui ricorrono tre anni dalla tragica morte proprio nelle giornate del festival. L’omaggio suggellerà questa edizione con la presenza d’eccezione di Simone Cristicchi. Sempre nella serata di domenica l’assegnazione del Quarzo di Spilimbergo – Light Award, Il Quarzo dei Giovani e Il Quarzo del Pubblico (Premi realizzati da Friul Mosaic) al miglior Autore della Fotografia del cinema italiano per il 2019. Sarà anche assegnato il Premio Controluce per i mestieri del cinema e l’artigianato della Confartigianato Imprese Pordenone a Massimo Pieroni.

Tutte le proiezioni saranno precedute dalla sigla che ha vinto quest’anno il bando pubblico lanciato dal festival, il lavoro firmato da Sara Beinat, Federica Pagnucco e Matteo Sabbadini.

 

 

PRESENTATE AL FESTIVAL DI CANNES LE PRIME ANTICIPAZIONI ALLA QUINTA EDIZIONE DEL FESTIVAL “LE GIORNATE DELLA LUCE”

“LE GIORNATE DELLA LUCE”, CHE CELEBRA I MAESTRI DELLA FOTOGRAFIA DEL NOSTRO CINEMA, IN PROGRAMMA A SPILIMBERGO – CON EVENTI DISTRIBUITI ANCHE IN ALTRE LOCALITÀ DELLA REGIONE (SEQUALS, CASARSA DELLA DELIZIA, SAN VITO AL TAGLIAMENTO, CODROIPO) – TRA L’8 E IL 16 GIUGNO PROSSIMI

L’IDEAZIONE E LA CURA ARTISTICA DELL’EVENTO È SEMPRE FIRMATA DA GLORIA DE ANTONI CON DONATO GUERRA

TRA I GIURATI E GLI OSPITI DI QUESTA EDIZIONE L’ATTRICE STEFANIA CASINI, IL REGISTA E SCENEGGIATORE EDOARDO WINSPEARE E L’ATTESO RITORNO DEL GRANDE PUPI AVATI

Dopo il successo delle quattro prime edizioni, torna a Spilimbergo – con incursioni anche a Sequals, Casarsa della Delizia, San Vito al Tagliamento, Codroipo e Pinzano al Tagliamento – il festival che celebra il ruolo degli Autori della Fotografia del cinema italiano contemporaneo. Le Giornate della Luce, una realtà ormai consolidata nel panorama delle manifestazioni festivaliere della regione, è in programma quest’anno tra l’8 e il 16 giugno sempre con l’ideazione e la curatela artistica di Gloria De Antoni con Donato Guerra. Dopo la presenza dei curatori al Salone del libro di Torino, alcuni “highlights” del programma 2019 del festival sono stati adesso presentati al Festival di Cannes, all’interno del Padiglione Italia, nell’ambito degli incontri di Istituto Luce Cinecittà, tra i partner del festival assieme a Rai Cinema.

Il festival conferma anche quest’anno la sua riuscita formula con proiezioni dei film in concorso, incontri con fotografi di scena, registi e attori, seminari e percorsi espositivi, per culminare nell’attribuzione del premio Il Quarzo di Spilimbergo-Light Award, assegnato alla migliore fotografia di un film italiano dell’ultima stagione, insieme al consueto premio dei Giovani e premio del Pubblico. Il riconoscimento principale verrà come sempre assegnato da una giuria formata da nomi di spicco nel panorama cinematografico: il regista, sceneggiatore e interprete Edoardo Winspeare, l’attrice-icona degli anni Settanta Stefania Casini, ora regista impegnata e di talento, l’attrice Anna Bonaiuto, i critici cinematografici Oreste De Fornari, Fabio Ferzetti e Fulvia Caprara, l’Autore della fotografia Francesca Amitrano e Chiara Omero, direttore artistico di ShorTS festival.

 

La quinta edizione de Le Giornate della Luce si aprirà anche quest’anno a Spilimbergo con una serie di mostre a contenuto cinematografico e con gli Incontri di 8 ½, con noti esponenti del cinema italiano. Attesa per mercoledì 12 giugno a Casarsa della Delizia una serata che festeggia i 60 anni dal primo ciak de “La Dolce Vita” di Federico Fellini presenti con l’attrice Valeria Ciangottini: la camerierina miraggio di un’impossibile redenzione, ricorda quella primavera del 1959 sul set del capolavoro di Federico Fellini. A tre anni dalla sua presenza come presidente di Giuria e docente alla Masterclass che ogni anno offre un momento con maestri della cinematografia nazionale ed internazionale, è atteso quest’anno il ritorno al festival del regista Pupi Avati, in assoluto tra i maggiori protagonisti del nostro cinema di sempre.

 

Quella di Cannes è stata anche l’occasione per presentare in anteprima la sigla che accompagnerà le proiezioni di questa edizione, frutto di un bando a cui hanno risposto numerosi autori. Vincitori di questa edizione è risultato il lavoro firmato da Sara Beinat, Federica Pagnucco e Matteo Sabbadini. E sarà proprio la loro opera che aprirà tutti gli eventi del Festival a giugno

L’intero programma, le ulteriori presenze esclusive di questa edizione e i tre film finalisti in concorso saranno presentati a breve per ricomporre l’intero calendario che animerà la quinta edizione delle Giornate della Luce.

 

UNO ZINGARETTI INEDITO

Spilimbergo accoglie uno Zingaretti inedito che sveste i panni del commissario più amato d’Italia per dare voce e corpo a un piccolo boss di quartiere nel film dei fratelli D’Innocenzo, presentato martedì 18 dicembre all’interno di Luce d’Inverno. Accanto all’interpretazione di Zingaretti e degli attori protagonisti Carpenzano e Olivetti, gli spettatori del Miotto, ormai attenti e preparati al ruolo della fotografia nel cinema, hanno apprezzato il lavoro di Paolo Carnera e delle sue soluzioni formali adottate per dare vita a questo microcosmo di violenza e speranza, abissi e destini segnati.

LUCE D’INVERNO: LA SECONDA SERATA DEDICATA ALLA FOTOGRAFIA NEL CINEMA OSPITA LUCA ZINGARETTI

Il secondo appuntamento con l’omaggio agli autori della fotografia del cinema italiano è martedì 18 dicembre, al Cinema Miotto di Spilimbergo, dalle 21.00: la serata inizia assieme a Luca Zingaretti, attore noto per il “suo” commissario Montalbano, e interprete di Angelo, un malavitoso romano, ne “La terra dell’abbastanza”, film in proiezione.

La pellicola è la storia di Mirko e Manolo, due giovani amici che vivono nella periferia romana. Guidando a tarda notte, investono un uomo e decidono di scappare. La tragedia si trasforma in un apparente colpo di fortuna: l’uomo che hanno ucciso è il pentito di un clan criminale di zona e facendolo fuori i due ragazzi si sono guadagnati la possibilità di entrare a farne parte. La loro vita è davvero sul punto di cambiare…

I due giovanissimi registi, Damiano e Fabio D’Innocenzo, indagano sull’amicizia e sulle scelte, senza giudicare o distribuire assoluzioni immeritate o colpe univoche.

“La terra dell’abbastanza” è stato presentato al Festival di Berlino 2018 nella sezione “Panorama” e ha vinto 3 Nastri d’Argento per il miglior regista esordiente, per la miglior opera prima e quello speciale per la sceneggiatura.

Questa serata è organizzata dall’Associazione culturale Il Circolo grazie al sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, di Turismo FVG, della Direzione Generale per il Cinema MiBAC, della Fondazione Friuli, del Centro Sperimentale di Cinematografia e del Comune di Spilimbergo – Città del Mosaico.

Luce d’inverno con Barbora Bobulova

Serata d’eccezione al cinema Miotto per Luce d’inverno con Barbora Bobulova e gli altri componenti del cast di Saremo giovani e bellissimi

Una serata davvero unica quella di domenica scorsa al cinema Miotto. Ospiti d’onore il cast del film Saremo giovani e bellissimi: l’interprete Barbora Bobulova, la regista Letizia Lamartire, il direttore della fotografia Giuseppe Chessa e, a sorpresa, la costumista Fiordiligi Focardi.

Gloria De Antoni ha saputo ricreare un “salotto” dove si è parlato del lavoro sul set e delle difficoltà incontrate e sono state fornite personalissime interpretazione della vicenda narrata dal film.

Opera molto intensa quella della giovane regista Lamartire che ha colpito al cuore il pubblico e ha saputo coinvolgerlo facendolo entrare nell’intimità dei personaggi.

Film prodotto da CSC-Centro sperimentale di cinematografia Production e unica opera italiana in concorso alla Settimana internazionale della critica di Venezia 2018 racconta di Isabella una star degli anni Novanta che oggi suona nei pianobar. Il rapporto speciale, stupendo e diverso tra una madre e un figlio viene rivelato anche attraverso la musica: pur non essendo un musical il lungometraggio si avvale di una sceneggiatura in cui canzoni e dialoghi portano avanti insieme la narrazione.

Al Festival del Cinema di Venezia 2018, il film ha vinto il premio Soundtrack Stars Award, assegnato a Matteo Buzzanca (Sugar) per le musiche e a Barbora Bobulova per l’interpretazione.

Luce d’inverno: una serata, domenica 4 novembre, dedicata alla fotografia nel cinema

LE GIORNATE DELLA LUCE. OMAGGIO AGLI AUTORI DELLA FOTOGRAFIA DEL CINEMA ITALIANO, TORNANO A SPILIMBERGO IN VERSIONE AUTUNNALE CON “LUCE D’INVERNO”

Appuntamento domenica 4 novembre, al Cinema Miotto di Spilimbergo, dalle 21.00:  prima un incontro e un interessante dialogo con l’attrice Barbora Bobulova, il direttore della fotografia Giuseppe Chiesa e la regista Letizia Lamartire

poi la proiezione del cortometraggio storico “Piccole Italiane”, dove la regista Lamartire racconta la storia di Italia, un bambina cresciuta secondo i principi del regime e, a sua detta, “fascistissima”. La sua giovane età però la porta a ribellarsi in pubblico a una legge che vieta la produzione e la vendita dei giocattoli: siamo nel 1943, a un passo dalla caduta del regime. Italia andrà a Roma con la madre, per scusarsi con il ministro in persona del suo atto sovversivo e si troverà, suo malgrado, al centro di un evento che segnerà la Storia, con la “S” maiuscola.

A seguire, la prima regionale del film “Saremo Giovani e Bellissimi”, sempre di Letizia Lamartire e con la Bobulova a interpretare Isabella, una meteora pop che, vent’anni dopo il suo unico singolo di successo, si ritrova a cantare nei locali di provincia con suo figlio Bruno, chitarrista e ragione, forse fittizia, dello stop alla sua carriera. Il rapporto quasi morboso e non convenzionale tra madre e figlio subisce una rottura quando Bruno incontra una ragazza, Arianna, leader di un gruppo rock che lo vuole nella sua band. Il tema è quello della dipendenza affettiva, raccontato con immagini, poesie, dialoghi e non detti.

Questa serata è organizzata dall’Associazione culturale Il Circolo grazie al sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, della Direzione Generale per il Cinema MiBAC, della Fondazione Friuli, del Centro Sperimentale di Cinematografia e del Comune di Spilimbergo – Città del Mosaico.

UN INCONTRO CON ALBERTO FASULO

IL FESTIVAL LE GIORNATE DELLA LUCE HA PRESENTATO ALLA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA  PRESSO L’ITALIAN PAVILION  UN INCONTRO CON ALBERTO FASULO, REGISTA E AUTORE DELLA FOTOGRAFIA DEL FILM MENOCCHIO.

Non poteva mancare anche quest’anno al Lido di Venezia la presenza del festival che celebra il ruolo degli autori della fotografia del nostro tempo, i maestri della luce del cinema italiano contemporaneo, unica manifestazione del genere a livello nazionale.

Le Giornate della Luce – il festival di Spilimbergo ormai entrato tra gli eventi di punta all’interno del ricco panorama dei festival cinematografici della nostra regione – è stato protagonista nel pomeriggio del 4 settembre alla Mostra del Cinema di Venezia presso l’Italian Pavilion dell’incontro dal titolo L’eretico mugnaio, un omaggio ad Alberto Fasulo, regista ed autore della fotografia del film Menocchio, recentemente applaudito al festival di Locarno.

Gloria De Antoni affiancata dalla produttrice Nadia Trevisan, da Laura Delli Colli, presidente dei giornalisti cinematografici italiani, e da Giancarlo Di Gregorio (di Istituto Luce Cinecittà), questi ultimi già ospiti del festival di Spilimbergo, ha dialogato con Alberto Fasulo sulla scelta della Luce nella sua ultima fatica.

Il film ha un lavoro davvero impressionante su volti e sulla luce che li illumina e Fasulo ha spiegato che proprio il periodo storico in cui è ambientata la storia di Menocchio lo ha condotto a delle decisioni radicali sulla fotografia, “trovando questo mantra che mi ha accompagnato durante le riprese – ha spiegato il regista e autore della fotografia – ovvero quello di non temere l’oscurità, di cercare la luce, ma attraversa il buio: il buio racconta come la luce”. “Il mio intento primordiale – ha raccontato ancora Fasulo – era riuscire a incontrare, nel senso più ampio del termine, Menocchio: per questo ho deciso di non usare luci artificiali, di girare con “non attori”: tutti gli attori presenti nel film li ho infatti trovati nelle valli dove Menocchio ha realmente vissuto”.