{"id":3068,"date":"2017-05-30T14:33:25","date_gmt":"2017-05-30T12:33:25","guid":{"rendered":"http:\/\/www.legiornatedellaluce.it\/2019\/?page_id=3068"},"modified":"2019-06-07T09:12:37","modified_gmt":"2019-06-07T07:12:37","slug":"mostre","status":"publish","type":"page","link":"http:\/\/www.legiornatedellaluce.it\/2019\/?page_id=3068","title":{"rendered":"Mostre"},"content":{"rendered":"
Centro Cinema Citt\u00e0 di Cesena In occasione del centenario della nascita (Roma 19 gennaio 1919), un omaggio ad Antonio Pietrangeli con una mostra che ne ripercorre la carriera registica, dall\u2019esordio sotto il segno del Neorealismo (Il sole negli occhi, 1963) all\u2019ultimo film, Come quando perch\u00e9, uscito postumo perch\u00e9 su quel set Pietrangeli trov\u00f2 tragicamente la morte il 12 luglio 1968. Un cammino il suo caratterizzato da un\u2019attenzione \u2013 rara nel cinema italiano del periodo \u2013 nei confronti delle figure femminili che a partire dalla Celestina (Irene Galter) dell\u2019esordio si conferma nei successivi ritratti di giovani mogli in cerca d\u2019autonomia (Francesca \u2013 Jacqueline Sassard \u2013 di Nata di marzo, 1958), di prostitute desiderose di cambiare il proprio destino (Adua e le compagne, 1960, con Simone Signoret, Emanuelle Riva, Sandra Milo e Gina Rovere) fino allo splendido trittico dedicato a Dora (Catherine Spaak de La parmigiana, 1963), Pina (Sandra Milo de La visita) e Adriana (Stefania Sandrelli de Io la conoscevo bene, 1965), giovani donne irrequiete, portatrici di novit\u00e0 e lacerazioni, scomode testimoni di cambiamenti irreversibili nell\u2019Italia del boom. L\u2019esposizione rende testimonianza anche degli altri episodi pietrangeliani pi\u00f9 in linea con gli stilemi della commedia, tra ingenue turiste straniere (Souvenir d\u201dItalie, 1956), uomini immaturi (Lo scapolo, 1955, con Alberto Sordi) o morsi dal tarlo dello gelosia (Il magnifico cornuto, 1964, con Ugo Tognazzi e Claudia Cardinale), senza dimenticare il delizioso e insolito Fantasmi a Roma del 1961, dal cast multiforme (De Filippo, Buazzelli, Gassman, Milo e Mastroianni in un triplo ruolo) o il gustoso segmento di Fata Marta (con Sordi e Capucine) del collettivo Le fate, 1966. Tutte le foto dell\u2019esposizione provengono dal Fondo Pietrangeli del Centro Cinema Citt\u00e0 di Cesena e sono firmate da alcuni dei maggiori fotografi di scena del cinema italiano quali Alfonso Avincola, Angelo Pennoni, G.B. Poletto, Paul Ronald, Enrico Santelli. Antonio Maraldi<\/p>\n
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Centro Cinema Citt\u00e0 di Cesena C\u2019\u00e8 Marcello Mastroianni che approfitta di una pausa durante la lavorazione di Divorzio all\u2019italiana per sfogliare il quotidiano \u201cIl Messaggero\u201d, ci sono Monica Vitti e Michelangelo Antonioni che si confrontano sul copione de L\u2019eclisse, e c\u201d\u00e8 Vittorio De Sica mentre recita impegnato in una lettura serale, in una scena di Tempo di villeggiatura. Sono alcune delle immagini raccolte nella mostra \u201cIl cinema che legge\u201d, frutto della collaborazione tra due istituzioni cesenati come Biblioteca Malatestiana e Centro Cinema Citt\u00e0 di Cesena e che abbracciano un arco temporale che va da Ossessione di Luchino Visconti (1943) a Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese (2016). Provengono dai preziosi archivi di quest\u2019ultimo istituto le foto esposte, scelte per comporre una singolare galleria che presenta come comun denominatore l\u2019atto del leggere. Nelle tre varianti citate all\u2019inizio (lettura in pausa, controllo della sceneggiatura, scene con libri o testi vari), sfilano immagini che affiancano classici e piccoli film, volti di attrici e di attori \u2013 anche stranieri \u2013 ancora celebri o ormai dimenticati del cinema italiano. Rispetto alla versione iniziale, limitata solo alle foto in bianco e nero, questa edizione della mostra si arricchisce di diverse foto a colori, a documentazione di film pi\u00f9 recenti. Antonio Maraldi<\/p>\n
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In collaborazione con Confartigianato Imprese Pordenone e Cata Le armi del film Robin Hood con Kevin Koster, quelle di Dracula di Francis Ford Coppola e dei Tre moschettieri, lo spadone di Braveheart e le armi del Caravaggio e di Romeo e Giulietta, tutte costruite con grande conoscenza della storia e cura artigiana dei particolari, da Fulvio De Tin, titolare dell\u2019impresa Del Tin Armi Antiche, con sede a Maniago. Riproduzioni accurate di armi antiche che in qualit\u00e0 e aspetto sono equivalenti a quelli originali.<\/p>\n
MOSTRE SPILIMBERGO – Palazzo Tadea ANTONIO PIETRANGELI IL REGISTA CHE AMAVA LE DONNE a cura di Antonio Maraldi Centro Cinema […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":0,"parent":0,"menu_order":0,"comment_status":"open","ping_status":"open","template":"","meta":{"footnotes":""},"_links":{"self":[{"href":"http:\/\/www.legiornatedellaluce.it\/2019\/index.php?rest_route=\/wp\/v2\/pages\/3068"}],"collection":[{"href":"http:\/\/www.legiornatedellaluce.it\/2019\/index.php?rest_route=\/wp\/v2\/pages"}],"about":[{"href":"http:\/\/www.legiornatedellaluce.it\/2019\/index.php?rest_route=\/wp\/v2\/types\/page"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"http:\/\/www.legiornatedellaluce.it\/2019\/index.php?rest_route=\/wp\/v2\/users\/1"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"http:\/\/www.legiornatedellaluce.it\/2019\/index.php?rest_route=%2Fwp%2Fv2%2Fcomments&post=3068"}],"version-history":[{"count":7,"href":"http:\/\/www.legiornatedellaluce.it\/2019\/index.php?rest_route=\/wp\/v2\/pages\/3068\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":3684,"href":"http:\/\/www.legiornatedellaluce.it\/2019\/index.php?rest_route=\/wp\/v2\/pages\/3068\/revisions\/3684"}],"wp:attachment":[{"href":"http:\/\/www.legiornatedellaluce.it\/2019\/index.php?rest_route=%2Fwp%2Fv2%2Fmedia&parent=3068"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}