{"id":4444,"date":"2022-05-28T07:29:56","date_gmt":"2022-05-28T05:29:56","guid":{"rendered":"http:\/\/www.legiornatedellaluce.it\/?page_id=4444"},"modified":"2022-05-31T10:40:39","modified_gmt":"2022-05-31T08:40:39","slug":"memorie-exposte","status":"publish","type":"page","link":"http:\/\/www.legiornatedellaluce.it\/2022\/?page_id=4444","title":{"rendered":"MEMORIE EXPOSTE"},"content":{"rendered":"

\"\"<\/p>\n

SPILIMBERGO > Palazzo Tadea > Piazza Castello<\/span><\/p>\n

MEMORIE EXPOSTE<\/h3>\n

Gianni Bozzacchi<\/p>\n

a cura di Alvise Rampini<\/em><\/p>\n

Memorie Exposte \u00e8 il racconto autobiografico di una vita straordinaria, fatta di azzardi e svolte imprevedibili, che inizia a Roma tra le macerie della povert\u00e0 del dopoguerra e approda a Hollywood, nelle dimore del jet set e sulle pagine delle riviste patinate di tutto il mondo.<\/p>\n

Nel 1966 la svolta. Inviato in Africa sul set de I commedianti, fotografa Elizabeth Taylor diventando presto suo fotografo personale per oltre un decennio e amico per sempre.
\nSono gli anni della \u201cdolce vita\u201d, quando Hollywood era Roma e con gli ultimi luminosi lampi dello Star System.<\/p>\n

Gianni Bozzacchi fotografer\u00e0 Brigitte Bardot, Raquel Welch, Richard Burton, Steve McQueen, Grace Kelly e la Famiglia Reale del Principato di Monaco, lo Sci\u00e0 di Persia, Picasso e Coco
\nChanel, Al Pacino, Claudia Cardinale e molti altri. Picasso gli disse: le tue fotografie in bianco e nero sono piene di colore.<\/p>\n

Attraverso il suo stile inconfondibile non ha solo immortalato un\u2019epoca, ma l\u2019ha incarnata, trovando la mediazione tra glamour e verit\u00e0 dei sentimenti.<\/p>\n

Attori, divi, dinastie reali che Bozzacchi ha ritratto e consegnato al nostro immaginario comune, esaltandone la bellezza e rivelando la loro fragilit\u00e0 umana. Fino al giorno in cui, all\u2019apice del successo, prende la decisione repentina e senza appello di lasciare la fotografia per inseguire un nuovo imprevedibile sogno.<\/p>\n

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Gianni Bozzacchi \u00e8 nato a Roma nel 1943. La realt\u00e0 della guerra, con la sua distruzione e la sofferenza di un mondo senza colore hanno plasmato la visione artistica di Gianni che, come disse Elizabeth Taylor \u201c\u00c8 sensibile, riesce sempre a catturare l\u2019anima nelle sue fotografie\u201d.<\/p>\n

Viene iniziato alla fotografia dal padre Bruno, direttore dell\u2019Istituto di Patologia del Libro di Roma.<\/p>\n

All\u2019inizio degli anni Sessanta comincia a lavorare per l\u2019agenzia di Pierluigi Praturlon.<\/p>\n

Nel 1966 viene inviato in Africa sul set de i Commedianti, interpretato da Elizabeth Taylor e Richard Burton, diventando presto il fotografo personale della famosa coppia.<\/p>\n

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Tra la fine degli anni \u201960 e \u201970 Bozzacchi fotografa attori e attrici internazionali, registi, famiglie reali e politici.<\/p>\n

\u201cGianni, unico nel suo genere, fotografava i soggetti prima come persone e poi come star del cinema.
\nAveva il grande dono di scrutare oltre i riflettori, di sorprenderci con la guardia abbassata quando eravamo semplicemente e meravigliosamente noi stessi\u201d, scriver\u00e0 Elizabeth Taylor.
\nDopo solo quattordici anni, Bozzacchi decide di porre fine alla sua carriera di fotografo e di passare ad altre forme di espressione.<\/p>\n

Negli Stati Uniti Gianni Bozzacchi \u00e8 stato riconosciuto dall\u2019Academy of Sciences, Arts and Letters come uno degli ultimi curatori dell\u2019immagine di grandi personaggi dello spettacolo. La sua sensibilit\u00e0 per la composizione visiva in ambito cinematografico lo ha portato a collaborare con importanti registi come Michelangelo Antonioni, Sergio Leone e Federico Fellini. Grazie a questi successi ora si dedica special-
\nmente alla parte creativa della produzione cinematografica.<\/p>\n

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La mostra sar\u00e0 aperta dal 4 al 26 giugno<\/strong><\/p>\n

ORARI: mercoled\u00ec, gioved\u00ec, venerd\u00ec 15.00-18.00
\nsabato e domenica 10.30-12.30 \/ 15.00-18.00<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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